Descrizione
Non ci sono notizie certe sull'origine di questa chiesa. Vari documenti certificano però l'esistenza della struttura abitativa e dell'adiacente chiesa, già a partire dall'XI secolo, ma qualcuno suppone, dopo ricerche e approfondimenti, che il primitivo sacello possa risalire al IV secolo.
Romeno, uno degli insediamenti umani più antichi dell'Alta Valle, era sede di una coorte romana al tempo di san Vigilio e si ipotizza che la chiesetta sia stata opera dei tre martiri, Sisinnio, Martirio e Alessandro come quella poi distrutta di Sanzeno.
La presenza della guarnigione romana la preservò dalla distruzione.
Il maso e la chiesa di San Bartolomeo sono situati a meno di un chilometro dall'abitato di Romeno.
Le notizie storiche cominciano nel 1191, al tempo del vescovo Federico Vanga era sede di un importante ospizio per dare protezione e asilo a viandanti e pellegrini.
Il complesso, con il podere annesso, passò come beneficio ecclesiastico al seminario vescovile.
Le pareti della chiesetta mostrano gli antichi affreschi che lasciano intuire il primitivo splendore.
La volta dell'abside centrale è occupata dal Cristo Pantokrator benedicente e, appena percettibili, quattro evangelisti. Nel 1667 il maso con gli annessi e la chiesa fu dato in locazione perpetua ai fratelli Giovanni e Nicolò Calliari di Romeno, i cui discendenti sono tutt'ora proprietari del maso.
La chiesa fu conservata con cura dalla famiglia Calliari e nel 1985 fu ceduta alla Chiesa parrocchiale di Romeno.
I numerosi visitatori ammirano questo meraviglioso tesoro di arte pre-romanica e romanica parte integrante del Maso san Bartolomeo.